FSE 2.0, correzione di rotta o nuovo progetto?

È molto probabile che l’architettura e il funzionamento saranno rivisti. Il ruolo delle regioni e il tema della privacy.

Le regioni, che avevano espresso la propria contrarietà per l’esclusione nella progettazione del nuovo FSE da parte della struttura tecnica del Dipartimento per l’Innovazione e la Transizione Digitale, nonché per il ruolo marginale loro assegnato, sono ritornate in gioco. Siamo quindi in procinto di un cambiamento la cui portata non è al momento nota.

I nodi da sciogliere

La necessità di cambiare non deriva però soltanto dal ruolo che le regioni avranno ma riguarda diversi altri aspetti. Vediamo quali sono i più critici.

Il vincolo della privacy

Lo scorso settembre il Garante della Privacy ha espresso parere negativo sullo schema di decreto che prevedeva la realizzazione della nuova banca dati denominata Ecosistema Dati Sanitari (EDS), prevista dalla riforma del Fascicolo sanitario elettronico. Il Garante ha chiesto anche di correggere un secondo schema di decreto, per favorire e migliorare l’implementazione a livello nazionale del Fascicolo sanitario elettronico (FSE).

La bocciatura del Garante, di cui potete trovare una spiegazione in questo post, è stata determinata dalla mancanza di un quadro normativo specifico per il nuovo FSE e per l’EDS. Quadro normativo che ancora oggi, a sei mesi dallo stop, non è stato ancora definito.

In altre parole chi ha progettato il nuovo FSE ha disegnato un’infrastruttura tecnologica senza approfondirne gli aspetti organizzativi, normativi e funzionali. In questo post potete trovare alcune considerazioni su questi aspetti.

Dalla teoria alla pratica, dove trovare e come utilizzare i dati strutturati

Chi ha progettato il nuovo FSE non ha svolto un’analisi approfondita dei documenti che costituiscono l’attuale Fascicolo. Se ne avessero esaminato in dettaglio la struttura e i dati che vi sono realmente contenuti, non limitandosi alle linee guida di implementazione di HL7 Italia, forse avrebbero pensato ad un’altra soluzione per estrarre i dati strutturati, oggi focalizzata sulla conversione di FHIR dai CDA2 mediante gateway.

La verità è che dai documenti attuali c’è poco da estrarre, a meno che non ci si limiti a creare risorse FHIR con blocchi di testo narrativi. Ci sono poi due altri aspetti critici: il problema delle codifiche, molto più complesso di quanto si pensi e la validazione dei dati strutturati. Non dobbiamo dimenticare che la medicina digitale si basa oggi su documenti firmati elettronicamente che hanno valenza legale. Come ci comporteremo con i dati strutturati?

Il ruolo delle regioni

Il tentativo di escludere le regioni e di governare dal centro la gestione del FSE, incluso i rapporti con i fornitori di soluzioni IT, è fallito. Non si può realizzare un’infrastruttura di questa portata senza coinvolgere i soggetti istituzionali che hanno la responsabilità della salute dei cittadini e, aggiungo, degli utenti.

Serve co-progettazione e coinvolgimento di tutti gli stake holder per compiere quella che è, a tutti gli effetti, una vera e propria rivoluzione della sanità digitale. Bisogna valutare tutti gli aspetti in gioco e trovare, per ognuno di essi, una soluzione fattibile, cominciando con il definire, in modo chiaro e dettagliato, cosa vogliamo fare con il nuovo FSE senza però ignorare il punto di partenza. Da queste decisioni derivano tutto il resto, a cominciare dall’architettura tecnologica, alla modalità di raccolta e archiviazione dei dati e così via.

Bisogna evitare di rimediare ad un errore con un altro. Il problema non è architettura centrale contro sistema federato ma cosa deve essere il nuovo FSE.

Il problema dei tempi

A complicare le cose c’è la tempistica del PNRR e dei relativi finanziamenti di circa un miliardo di euro. C’è poco tempo a disposizione per correggere la rotta o impostarne una nuova. Siamo come una nave che è diretta verso gli scogli, ogni giorno più vicini, senza un piano per evitarli.

One thought on “FSE 2.0, correzione di rotta o nuovo progetto?

  1. Daniela Novelli 20 Febbraio 2023 / 9:29

    Io cambierei l’equipaggio….

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