La piattaforma di telemonitoraggio sarà nazionale

A rivelarlo è stato Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas, confermando le indiscrezioni che circolavano.

La dichiarazione è stata resa in un convegno del Forum Risk Management di Arezzo e riportata da Quotidiano Sanità:

Dobbiamo costruire un modello che permetta il telemonitoraggio della cronicità e che aiuti il mmg e lo specialista ad avere informazioni continue sul paziente. Perché questo avvenga in maniera continuativa dobbiamo creare una piattaforma nazionale di telemedicina con indicatori chiari che da una parte permetta di recuperare tutto il buono che è stato fatto nelle Regioni in questi anni e per mettere in comune quello di positivo che sarà fatto in futuro. Vorremo che tutti questi dati diventassero un valore anche per i mmg in modo che possano fare una predizione sulla loro comunità e sui loro pazienti”.

A quanto mi risulta dovrebbero essere pubblicate per metà dicembre le linee guida sul telemonitoraggio che andrebbero così a completare il trittico della telemedicina: televisite e teleconsulto, pubblicate lo scorso dicembre (puoi leggerne qui), teleriabilitazione nelle scorse settimane (qui).

Per il telemonitoraggio l’idea è quindi di sviluppare una piattaforma nazionale che costituirebbe una nuova infrastruttura di sanità digitale e che potrebbe alimentare con dati strutturati il nuovo FSE (ne potete leggere qui). Le piattaforme di televisite e teleconsulto sarebbero invece di competenza delle regioni o delle aziende sanitarie.

Il tema è interessante e suscita molta curiosità e qualche domanda, a cominciare da come questa scelta si concilierà con le gare che alcune regioni hanno in corso. Sarà quindi naturale seguire e parlare di questi temi su SaluteDigitale.

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