La trasparenza amministrativa è un obbligo che riguarda tutte le aziende sanitarie pubbliche. Molto spesso, però, questo adempimento è rispettato solo formalmente; nella pratica è molto difficile trovare documenti e informazioni.
Gli atti prodotti dalle aziende sanitarie pubbliche, come delibere e determine, vengono pubblicati in internet come documenti PDF nel sito aziendale, spesso sotto la voce amministrazione trasparente o albo pretorio.
I documenti sono elencati in indici che riportano di solito la tipologia, il titolo e la data di pubblicazione. Le funzioni di ricerca sono quasi sempre molto limitate e, talvolta, pur essendo a conoscenza dell’esistenza di un documento, è difficile trovarlo.
La trasparenza amministrativa è un pessimo esempio di come realizzare la digitalizzazione degli atti che regolano la vita e il funzionamento delle aziende sanitarie pubbliche.
Eppure non sarebbe difficile rendere più accessibili gli atti e le informazioni che essi contengono. Per prima cosa si potrebbero associare delle categorie ai documenti (in aggiunta alla tipologia), ad esempio incarichi, forniture, legale, etc..
Si potrebbero poi aggiungere negli indici altre indicazioni per facilitarne la ricerca, ad esempio a quale presidio il documento si riferisce, i professionisti o l’azienda coinvolti, l’importo e così via.
Sarebbe poi molto utile che i documenti contenessero dei link agli atti cui fanno riferimento (ad esempio la delibera cui si riferisce una determina) e agli eventuali allegati che spesso invece non sono accessibili.
Un servizio davvero utile per i fornitori sarebbe poi un meccanismo di sottoscrizione e notifiche per essere informati sulla pubblicazione di avvisi e bandi. Questo servizio è oggi svolto a pagamento da aziende private.
La sensazione, navigando nei siti di molte aziende sanitarie pubbliche, è che la trasparenza sia un adempimento che va assolto senza però preoccuparsi della fruibilità e l’utilità di tale procedimento. La domanda però che dobbiamo porci è: la trasparenza è un principio o piuttosto un servizio che le aziende sanitarie pubbliche devono rendere alla collettività e alle aziende fornitrici?
Se è vera la seconda affermazione bisogna allora rivedere l’intero processo e renderlo realmente digitale.