Un filo di Arianna digitale per combattere il Coronavirus

diAry, “Digital Arianna”, è un’applicazione mobile che consente di tenere traccia, sul proprio dispositivo, dei propri spostamenti e fornire un aiuto in caso di indagine epidemiologica, nelle quali è essenziale risalire ai luoghi e alle persone frequentati durante il periodo di incubazione.

I dati sono conservati sul dispositivo personale dell’utente, che può decidere liberamente di consultarli, esportarli ed eventualmente incrociarli con informazioni di pubblica utilità. Come un filo d’Arianna, i dati conservati sul proprio smartphone offrono una traccia attendibile per uscire dal labirinto del COVID-19.

L’applicazione, sviluppata presso l’università di Urbino, prevede un meccanismo premiale ai comportamenti responsabili attraverso il rilascio di WOM (acronimo di Worth One Minute), speciali certificati che riconoscono il valore sociale delle azioni individuali.

I WOM potrebbero essere utilizzati, nell’idea degli sviluppatori, come voucher, ai quali esercenti e fornitori di servizi potrebbero attribuire un valore concedendo sconti e agevolazioni.

diAry rileva automaticamente la posizione e gli spostamenti dell’utente, senza interferire con il normale funzionamento dello smartphone e campionando la posizione in modo intelligente, cioè solo quando cambia significativamente, in modo da impegnare al minimo risorse e memoria. I dati sono registrati in locale e possono essere conferiti ad un database centrale, in modo anonimo e volontario, contribuendo alla costruzione di un open data set.

L’applicazione permette all’utente di etichettare tutti i luoghi in cui si ferma per almeno 5 minuti e ne mantiene memoria riconoscendoli nei giorni successivi. Calcola statistiche giornaliere del tempo trascorso in ciascun luogo o in movimento, riconoscendo se gli spostamenti avvengono a piedi, in bicicletta o su veicoli a motore (che permette di classificare).

Digital Arianna è sviluppato senza finalità di lucro dall’Università di Urbino e da DIGIT srl, starti innovativa nata da uno spinoff universitario, con il contributo volontario di civic hackers, sviluppatori e ricercatori. L’applicazione è distribuita liberamente. La specifica e gli algoritmi sono pubblici. Il codice sorgente verrà rilasciato in aprile 2020 per permettere alla comunità open source di contribuire al progetto.

Tutte le statistiche raccolte verranno rese disponibili come open data set. Anche la piattaforma WOM, utilizzata per riconoscere il valore sociale dei comportamenti individuali, è una tecnologia open source.

diAry non richiede la registrazione o la creazione di account, poichè conserva sul dispositivo personale tutti i dati che raccoglie. L’app non prevede alcuna modalità di caricamento in rete delle tracce. Consente solo di estrarle in formato csv per lasciarne all’utente piena libertà di utilizzo all’esterno dell’app. Le statistiche che vengono calcolate quotidianamente non contengono dati personali, nè informazioni puntuali che consentano di risalire alla persona a cui si riferiscono, ai suoi spostamenti, o a i luoghi che ha visitato. Solo queste informazioni statistiche possono essere conferite ad un server, in modo anonimo e su esplicita richiesta dell’utente, al fine di contribuire a formare un open data set.

Qui potete trovare maggiori informazioni e scoprire come contribuire al progetto.

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