
Indipendentemente dalla tecnologia con cui sono sviluppate, le cartelle cliniche elettroniche si possono classificare per obiettivo e natura funzionale.
Nel mio lavoro di consulente mi capita spesso di leggere capitolati tecnici di gare di cartelle cliniche elettroniche (CCE) o assistere a delle loro presentazioni. Come ho avuto già modo di scrivere su questo blog, molto spesso non vedo alcuna reale innovazione se non l’uso di tecnologie di sviluppo più evolute.
Per comprendere se questa sia una mia personale sensazione o qualcosa di più oggettivo, ho fatto qualche ricerca sul web e ho trovato una classificazione di Gartner, peraltro non recente, sulle diverse generazioni di CCE.
Gartner divide le cartelle in cinque generazioni:
Generazione 1 – The Collector
Questa generazione di software consente l’accesso ai dati clinici in funzione dell’episodio clinico. La CCE non è molto connessa ad altri sistemi, ma visualizza alcune tipologie di dati. Viene utilizzata come strumento di reporting dei risultati e offre l’accesso ai dati clinici a più utenti.
Generazione 2 – The Documentor
Questa generazione di software fornisce agli utenti la documentazione clinica relativa alla cura del paziente. Fornisce ai medici la possibilità di aggiungere (archiviare/scrivere) e modificare i dati nella cartella clinica del paziente. Consente di inviare messaggi ai medici delle cure primarie.
Generazione 3 – The Helper
Il software monitora i dati per aiutare gli utenti a supportare i loro processi. La CCE offre supporto alle attività relative al processo assistenziale come la gestione degli ordini, i piani di assistenza infermieristica e i percorsi clinici. Non c’è molta “intelligenza” applicata ai dati. Nel sistema vengono inserite solo alcune regole e protocolli di base.
Generazione 4 – The Partner
Questa generazione di software aiuta a prevedere e predire il flusso di lavoro dell’utente. Vengono memorizzati molti dati ed è presente una base di conoscenza che la CCE utilizza per fornire suggerimenti concreti per migliorare il benessere del paziente.
Generazione 5 – The Mentor
La generazione più sofisticata che Gartner documenta. Questa generazione di CCE è in grado di guidare gli utenti nella cura dei pazienti.
Riassumendo, la generazione
- raccoglie e visualizza le informazioni,
- rende le informazioni interattive,
- applica le regole di base alle informazioni nel sistema,
- modifica il flusso di lavoro per l’utente finale sulla base delle informazioni contenute nel sistema,
- guida i medici durante il processo di cura.
È molto interessante osservare la scala temporale che appare nel grafico!
Considerando le funzionalità e gli obiettivi delle CCE che mi capita spesso di osservare (generazione 2 e 3), devo dire che la percezione di immobilismo o di arretratezza concettuale è, purtroppo, confermata da questa classificazione.
Per completare il quadro alcuni definiscono una nuova generazione di CCE, la sesta, denominata come The Seer (l’indovino, il preveggente), nella quale funzioni di analisi predittiva supportano i medici nella valutazione dei rischi e delle possibili evoluzioni della salute dei pazienti.
Tra gli obiettivi principali delle CCE c’è la riduzione degli errori prevenibili che trovate nell’asse delle ordinate del grafico. Si tratta di un tema molto importante al quale dedicherò prossimamente un post a sé.
Di che generazione è allora la vostra cartella clinica elettronica?
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