Google Health ha presentato l’Electronic Health Record (EHR) che sta sviluppando nell’ambito di una nuova generazione di strumenti clinici digitali. Per i player del settore sarà una sfida difficile e molto impegnativa.
Il dottor Alvin Rajkomar, product manager e medico praticante, illustra in un video dimostrativo le caratteristiche e le funzionalità del sistema che è ancora in fase di sviluppo. Suggerisco a tutti di guardare con attenzione.
L’EHR di Google permette, con un unico login, di accedere a dati normalmente distribuiti su più sistemi. Tutte le informazioni di cui i medici hanno bisogno sono visualizzati insieme, come i dati vitali, i risultati di laboratorio, i farmaci e le note cliniche.
Facendo clic su qualsiasi valore si può esplorare la cronologia dei dati, sia graficamente che con tabelle. I medici possono interrogare i dati utilizzando proprie parole e definizioni. I risultati che vengono mostrati non sono soltanto le corrispondenze con parole chiave, ma tutto ciò che è pertinente, grazie ad un ampio uso di tecnologie di Google per identificare i concetti correlati.
L’EHR è anche in grado di riconoscere le abbreviazioni che i medici adoperano per eseguire le ricerche. La navigazione e l’accesso alle varie tipologie di informazioni è molto rapido e può essere svolta sia utilizzando le tab che compongono il menu, sia attraverso la casella di ricerca testuale.
Il sistema permette il copia e incolla, conservando i riferimenti alle fonti originali e utilizza la tecnologia SmartCompose di Gmail per accelerare la digitazione del testo e compilare automaticamente frasi cliniche.
Quando il medico introduce del testo, ad esempio cita un esame di laboratorio, l’EHR mostra in una finestra i valori più recenti, il range, il massimo e il minimo che il medico può selezionare così da completare la frase.
La stessa tecnologia di assistenza alla stesura è anche disponibile per altri esami, ad esempio la diagnostica per immagini. L’EHR è anche in grado di cercare informazioni e concetti clinici in documenti digitalizzati e in appunti scritti a mano.
Il nuovo strumento, che è ancora in fase pilota, è in corso di sperimentazione in Ascension, sistema sanitario con sede a St. Louis, con cui Google collabora dal 2018 nel progetto Nightingale.
Questo progetto aveva sollevato preoccupazioni tra molti pazienti e alcuni dipendenti di Ascension sulla privacy dei dati e sul rischio che questi potessero essere utilizzati per la pubblicità o per altri scopi. Tale evenienza è stata smentita dal dottor David Feinberg, responsabile di Google Health, che ha commentato dicendo che il progetto in corso aderisce a rigide norme sulla gestione dei dati dei pazienti e che l’accordo di collaborazione con Ascension assicura che i dati dei pazienti non possano essere utilizzati per scopi diversi dalla fornitura dei servizi sanitari.
L’ingresso di Google nel settore degli EHR avrà un forte impatto sul mercato e sarà fonte di grande preoccupazione per i player attualmente presenti. Le tecnologie e la capacità di Google di trattare e correlare, in modo molto efficace, grandi quantità di dati, rappresenta un grande vantaggio competitivo difficile da raggiungere per le aziende che sviluppano applicazioni cliniche.