Uno stick high tech per la prevenzione del rischio cardiaco

Impact_ESN

La start-up australiana ESN Cleer, con l’Università RMIT e l’Innovative Manufacturing Cooperative Research Centre (IMCRC), stanno sviluppando un dispositivo in grado di rilevare dalla saliva il rischio di insufficienza cardiaca e infarto.

Il dispositivo ha la forma di uno stick che ha sulla punta dei nano-sensori in grado di misurare dei biomarcatori di cardiopatie attraverso la saliva. Il dispositivo dovrebbe essere messo in commercio entro il 2021.

Il CEO di ESN Cleer, Leopoldt de Bruin, ha dichiarato che il team al lavoro è formato da alcune delle migliori menti nell’innovazione, nel design e nella produzione dei dispositivi medici.

Dei 400 milioni di persone che soffrono di malattie cardiovascolari a livello globale, solo il 16% dei casi è dovuto a caratteristiche genetiche. Questo sottolinea quanto spazio c’è per migliorare lo screening e la prevenzione, l’ambito in cui si collocherà questo dispositivo” ha dichiarato il dr. de Bruin.

Il co-direttore del gruppo di ricerca sui materiali funzionali e i microsistemi del RMIT, il professor Sharath Sriram, ha evidenziato che questo è il primo test portatile per le malattie cardiache con così alti livelli di accuratezza.

La tecnologia, sviluppata presso l’innovativa Micro Nano Research Facility del RMIT, è stata convalidata in laboratorio per misurare le concentrazioni di biomarcatori mille volte più precisamente di quanto è possibile rilevare nei fluidi del corpo umano.

Questo segna un grande passo avanti nella tecnologia per lo screening“, ha detto Sriram. “Attualmente, gli esami del sangue vengono condotti dopo un episodio di insufficienza cardiaca, quando è troppo tardi”. Prevenire è sempre meglio che curare, ed è qui che entra in gioco questa tecnologia che offre una nuova modalità per evitare questi problemi“.

Il finanziamento IMCRC, che corrisponde ai contributi dell’ESN Cleer, consente un investimento di 3,5 milioni di dollari per affrontare la sfida della produzione e della produzione su larga scala di questi dispositivi diagnostici.

L’utilizzo di materiali avanzati e l’adozione di processi di produzione automatizzati e ad alta precisione consentiranno ai dispositivi, di alto valore, di avere un costo competitivo“, ha spiegato David Chuter, CEO e Managing Director di IMCRC.

 

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