Le aziende sanitarie sono pronte per la trasformazione digitale?

Qual è il livello di maturità delle aziende sanitarie per affrontare la trasformazione digitale? Proviamo a comprendere insieme quali sono gli aspetti da considerare per valutare la predisposizione a questo cambiamento.

Spesso la trasformazione digitale viene considerata dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, tralasciando altri aspetti che sono di grande rilevanza. Ecco i principali.

  • Obiettivi della trasformazione. Può sembrare strano ma spesso non c’è chiarezza e consapevolezza su quali siano gli obiettivi della trasformazione digitale. Questa non può essere guidata dalla sola innovazione tecnologica che è strumentale al processo di cambiamento ma non può sostituirne le motivazioni. In altre parole le ragioni e gli obiettivi della trasformazione digitale devono riguardare gli aspetti cruciali delle aziende sanitarie e non l’aggiornamento tecnologico o lo sfruttamento fine a sé stesso delle opportunità che le tecnologie digitali offrono. Obiettivi come l’incremento dell’efficacia delle cure, il maggiore coinvolgimento dei pazienti nella tutela della loro salute o la gestione dei pazienti cronici con nuovi modelli assistenziali sono esempi di un corretto approccio alla trasformazione digitale.
  • Attitudine al cambiamento. Qualsiasi progetto di trasformazione deve fare i conti con l’attitudine al cambiamento dei professionisti e dei pazienti coinvolti. Trascurare questo aspetto è un errore molto grave. Per questa ragione è necessario, prima di iniziare un progetto di trasformazione, valutare l’attitudine al cambiamento e predisporre un piano di change management che preveda il convincimento ed il coinvolgimento delle parti interessate.
  • Livello di cultura digitale. Oltre al l’attitudine al cambiamento, altrettanto importante è il livello di cultura digitale degli utenti (professionisti e cittadini, se il progetto riguarda direttamente anche loro). L’uso di tecnologie innovative richiede competenze non soltanto tecniche ma, a secondo del campo di intervento, multi-professionali; ad esempio l’introduzione di un CRM potrebbe richiedere competenze relative alle relazioni digitali (uso dei social integrati al CRM). La formazione è in questo caso determinante e va considerata in senso ampio, non soltanto mirata all’uso di un’applicazione.
  • Revisione organizzativa. La trasformazione digitale, per essere efficace, deve prevedere una profonda revisione dei processi aziendali che devono essere rivisti alla luce degli obiettivi e delle potenzialità offerte dalle tecnologie. Digitalizzare la carta, lasciando i processi così come sono, è il modo migliore per sprecare soldi e tempo.
  • Infrastruttura tecnologica. Sembra banale ma è un aspetto che non sempre viene valutato nel modo corretto. La disponibilità di un’infrastruttura tecnologica affidabile, sicura e dotata di tutte le capacità necessarie è una condizione vincolante che costituisce un pre-requisito per un ulteriore sviluppo di trasformazione digitale. A sua volta l’infrastruttura deve essere creata in funzione degli obiettivi aziendali.
  • Disponibilità risorse economiche. È una condizione necessaria per qualsiasi progetto di trasformazione digitale. La stima del finanziamento deve includere tutti gli aspetti che stiamo menzionando, non soltanto i costi delle soluzioni tecnologiche. Un progetto di trasformazione digitale che non affronti tutti gli aspetti chiave è destinato all’insuccesso.
  • Capacità di pianificazione ed esecuzione. L’azienda sanitaria possiede tutte le capacità per pianificare la trasformazione digitale e poi realizzarne l’esecuzione? Per capacità si intendono le risorse umane, le competenze e l’esperienza necessarie.
  • Strategia di trasformazione. Per realizzare una trasformazione digitale è indispensabile elaborare una strategia che prenda in considerazione tutti gli aspetti chiave sopra menzionati. È indispensabile elaborare un piano complessivo nel quale siano evidenziate le interrelazioni che esistono tra i diversi aspetti, le criticità presenti, i fattori di rischio e le azioni da predisporre.

Nella mia esperienza di consulente, sia con aziende sanitarie pubbliche, sia private, gli aspetti che ho menzionato sono di solito problematici. Di norma c’è poca attitudine al cambiamento, basso livello di cultura digitale, molta resistenza a rivedere i processi organizzativi.

Le risorse economiche sono scarse, così come poche sono le capacità di pianificazione ed esecuzione delle aziende. È raro trovare strategie di innovazione ben definite e complete, c’è difficoltà a tradurre gli obiettivi aziendali in piani di trasformazione digitale.

È necessario investire sull’attitudine al cambiamento, sulla cultura digitale, sull’ingegneria dei processi per creare le condizioni di base alla trasformazione digitale. Bisogna investire prima nel capitale umano, poi nelle tecnologie.

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