A che livello è la vostra infrastruttura IT?

HIMSS Analytics ha lanciato un nuovo modello di maturità, Infrastructure Adoption Model, o INFRAM, per valutare l’infrastruttura informatica dei sistemi sanitari rispetto a cinque sottodomini.

INFRAM ha lo scopo di aiutare le aziende sanitarie ad avere la tecnologia ottimale per migliorare l’erogazione delle cure, ridurre i rischi per la sicurezza informatica e l’infrastruttura di rete e garantire che l’IT sia in grado di sostenere gli obiettivi clinici di queste organizzazioni.

In particolare, INFRAM si concentra su cinque aree tecniche: mobilità, sicurezza, collaborazione, trasporto e data center.

Il modello in otto fasi consente ai decisori IT di assicurarsi che la loro infrastruttura sia “stabile, gestibile ed estensibile”, secondo HIMSS Analytics. Il gradino più alto, lo Stage 7, culmina in “integrazione, contestualizzazione e orchestrazione delle informazioni ottimizzate, essenziali per il supporto dell’assistenza, virtualizzata al massimo livello”.

Le otto fasi sono:

Fase 7: Controllo adattivo e flessibile della rete con reti definite da software; tele-monitoraggio da casa; internet/TV su richiesta.

Fase 6: validazione automatica dell’esperienza in rete definita dal software; automazione delle applicazioni on-premise enterprise/hybrid cloud e delle infrastrutture.

Fase 5: Video su dispositivi mobili; messaggistica basata sulla posizione; firewall con protezione avanzata contro le minacce informatiche; scansione in tempo reale dei collegamenti ipertestuali nei messaggi e-mail.

Fase 4: capacità video multiparty; copertura wireless nella maggior parte dei locali; alta disponibilità attiva/attiva; VPN di accesso remoto.

Fase 3: sistema avanzato di prevenzione delle intrusioni; architettura di calcolo basata su rack/torri/torri/blade server; QoS end-to-end; strategia cloud pubblica e privata definita.

Fase 2: rilevamento/prevenzione delle intrusioni; politica di sicurezza informale; sistemi periferici gestiti centralmente da più sistemi di gestione della rete.

Fase 1: configurazioni di rete statica; piattaforma di commutazione fissa; failover attivo/standby; controller wireless singolo solo LWAP; rete di archiviazione locale ad hoc; nessuna automazione del data center.

Fase 0: nessuna VPN, rilevamento/prevenzione delle intrusioni, politica di sicurezza, data center o architettura di calcolo.

Anche questo modello di maturità, come gli altri di HIMSS, ha vantaggi e svantaggi: è semplice da spiegare e sintetico, attraverso un numero, nella sua espressione; la semplicità appiattisce la profondità di valutazione (almeno a livello di risultato finale) e la logica incrementale non sempre trova riscontro nella strategia di implementazione che può essere parallela anziché sequenziale.

Certamente un modello di maturità per l’infrastruttura in sanità è utile e la sua definizione copre una mancanza in un ambito che spesso è sottovalutato e dato quasi per scontato.

Ma qual’è la situazione in Italia? La mia percezione è la gran parte delle aziende sanitarie, pubbliche e private, siano nella parte bassa della scala. Che ne pensate ? A che livello è la vostra infrastruttura IT ?

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