Social robots per il benessere di pazienti speciali

L’intelligenza artificiale (AI) viene sempre di più applicata in diversi campi della medicina: analisi di immagini, automazione di workflow, supporto alle decisioni cliniche. Alcuni ricercatori stanno studiando come applicare queste tecnologie per andare oltre l’ambito analitico e supportare la sfera emozionale di alcune tipologie di pazienti.

Normalmente pensiamo all’AI come strumento per trattare ed elaborare dati, lasciando a medici ed infermieri l’interazione con i pazienti, gestendo l’empatia e gli aspetti emozionali che sono correlati alle cure che sono particolarmente critici“, ha dichiarato Cynthia Breazeal, professore associato di media arts and sciences al MIT e direttrice del Personal Robots Group, alla Connected Health Conference che si è tenuta a Boston. Se la tecnologia fosse capace di un coinvolgimento di alto profilo ? Se l’AI fosse anche socialmente ed emozionalmente intelligente ?

Con la diffusione di Apple Home Pod, Amazon Echos e Google Homes, il numero di persone che entrano in contatto con l’AI sta crescendo. Bambini e anziani sono sempre più coinvolti dalle nuove tecnologie sottolinea Cynthia Breazeal. Tutto ciò rende la tecnologia matura per nuovi usi e una maggiore audience.

Il laboratorio diretto dalla dottoressa  Breazeal’s lab si focalizza su ciò che vengono definiti social robots.

Quando parlo di coinvolgimento emozionale, non mi riferisco ad una gradevole esperienza degli utenti con la tecnologia” riferisce Cynthia Breazeal. “Mi riferisco a un più profondo coinvolgimento delle persone per abilitare una trasformazione delle loro vite“.

Talvolta definita come “il quarto parametro vitale” (fourth vital sign) – la relazione tra il bambino e i care givers – il benessere emozionale è fondamentale per la salute, dice ancora Breazeal. Comprendere come l’innovazione possa migliorare questo aspetto è complicato. La dottoressa Breazeal e il suo team lavorano con il Boston Children’s Hospital per realizzare una nuova specie di robot emozionali per i piccoli pazienti.

Lo scopo della ricerca non è tanto di capire come i bambini interagiscono con i robot ma piuttosto come questi possono facilitare l’interazione tra i piccoli pazienti e i medici specialisti. Più il bambino è coinvolto, maggiore è il supporto che lo specialista potrà dargli.

La ricerca rileva che i bambini che usufruiscono di un robot parlano di più di quelli che dispongono di un avatar digitale o di un classico orsacchiotto di peluche.

Sebbene questi robot siano sviluppati per i bambini, la dottoressa Breazeal afferma che i robot sociali possono essere adoperati anche per la popolazione anziana. Contrariamente a ciò che si pensa, ossia che gli anziani siano intimiditi dalla tecnologia, l’indagine condotta dal team di Breazeal rivela che viceversa essi sono di mentalità più aperta, su questo punto, ad esempio dei giovani.

L’idea di utilizzare robot sociali per il coinvolgimento degli anziani non è prerogativa del laboratorio della dottoressa Breazeal. Nel giugno scorso la startup californiana Embodied ha raccolto 22 milioni di fondi per sviluppare una piattaforma robotica per il miglioramento delle cure e del benessere.

Con gli stessi obiettivi è stato sviluppato dalla giapponese AIST il robot terapeutico Paro, mentre il robot a forma di gatto di Hasbro ricorda agli anziani di prendere le medicine.

La tecnologia robotica, con l’aiuto dell’AI, può dunque giocare un ruolo nella sfera dell’emotività e dell’empatia, magari anche in quello dell’affettività. Sono bene che pensare di delegare questi compiti alla tecnologia possa suscitare perplessità e anche sentimenti di tristezza, avvalorando il timore sulla disumanizzazione della medicina, ma bisogna anche essere realisti e pragmatici.

Saresti disposti ad avere un robot come amico ?

One thought on “Social robots per il benessere di pazienti speciali

  1. Vincenzo 3 Novembre 2018 / 18:14

    Assolutamente no. Forse e’ sintomo di invecchiamento o forse anche paura che qualcuno possa prendere oltre che il controllo della vita economica snche quello della sfera emotiva e politica

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