Test DNA fai da te per ottimizzare l’efficacia dei farmaci

 

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Mercoledì scorso, la Food and Drug Administration ha approvato il primo test del DNA per i consumatori che indica quali farmaci potrebbero funzionare meglio in base al loro profilo genetico. Il produttore, 23andMe, ha ottenuto l’approvazione FDA facendo molta attenzione a precisare l’attendibilità del suo test e la sua limitata utilità.

Il test è legato ad un segmento della medicina chiamato farmacogenetica, che è lo studio di come i geni influenzano il modo in cui reagiamo ai farmaci. Le variazioni dei nostri geni possono influire sulla velocità con cui si scompone un farmaco, sulla quantità che assorbiamo o sulla sua efficienza.

Il test 23andMe valuta circa 33 varianti genetiche che sono associate a farmaci comuni – ad esempio fluidificanti del sangue come Plavix e Coumadin e indica come questi funzionano. Il produttore dichiara che i consumatori non dovrebbero cambiare i loro farmaci sulla base di questi risultati e che il test dovrebbe fornire solo alcune informazioni potenzialmente utili che le persone possono discutere con il proprio medico. Per ottenere l’approvazione l’azienda ha dovuto eseguire uno studio demograficamente rappresentativo dimostrando che il 97 per cento degli utenti capisce che il test non è una raccomandazione medica. Non è ancora stato indicato quando il test sarà disponibile per l’acquisto e quale sarà il suo prezzo.

Il test viene quindi proposto come una sorte di auto-screening di farmacogenetica, i cui risultati devono poi essere discussi con il proprio medico curante il quale potrà richiedere un test ad un laboratorio specializzato per approfondire e confermare le indicazioni del prodotto 23andMe.

Al momento non ci sono molti dati a sostegno della scelta dei farmaci basati sulla farmacogenetica, in quanto le varianti di genoma che si stanno analizzando sono molto limitate. Negli Stati Uniti ci sono altri test, non ancora approvati dalla FDA che forniscono raccomandazioni mediche in base alle varianti genetiche.

Questo nuovo test si affianca ai kit di 23andMe per l’analisi del DNA da eseguire al proprio domicilio che costano 99 e 199 dollari (in funzione dell’ampiezza dell’analisi eseguita) e che sono molto diffusi. Non c’è dubbio che la messa in commercio di questi test induce molte riflessioni e suscita anche preoccupazioni sul fronte del consumismo sanitario. Sono però anche dei nuovi strumenti per fare auto-screening genetici, consentendo così nuovi modelli di prevenzione, a patto però di comprendere come governare il fenomeno e renderlo utile e funzionale alle politiche di sanità pubbliche.

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