Sony ha presentato alla Connected Health Conference di Boston la piattaforma mSafety. Questa è rivolta alle aziende della sanità digitale per consentire loro di incorporare sensori indossabili nei servizi di monitoraggio remoto.
La piattaforma mSafety è una soluzione dedicata per le aziende che offrono servizi di telemonitoraggio e comprende una semplice interfaccia utente e un backend sicuro, facile da integrare con le piattaforme software oggi esistenti.
mSafety include un dispositivo da polso con durata della batteria di più di una settimana, schermo in bianco e nero ad alto contrasto, diversi sensori e una connessione di rete sicura e sempre attiva che non richiede login o altra identificazione da parte dell’utente finale.
mSafety adotta, per la trasmissione dei dati, la crittografia per garantire la sicurezza e la privacy. Il backend è facile da configurare e consente alle aziende sanitarie digitali di gestire semplicemente gli aggiornamenti del software per i dispositivi utente.
Sony sta dimostrando la sua piattaforma alle aziende europee di telemedicina, come quelle che gestiscono il diabete o altre che forniscono assistenza agli anziani. Tuttavia, Sony vede agli Stati Uniti come il suo mercato primario grazie alla sua più ampia accettazione delle tecnologie digitali per la salute e il monitoraggio remoto.
Finora Sony, a differenza di Samsung, Fitbit, Apple o diverse altre grandi aziende elettroniche, ha avuto una presenza piuttosto limitata nel campo della salute digitale. Per ritagliarsi la sua nicchia di mercato Sony, nel progettare la piattaforma mSafety, si è concentrata sui punti di forza tecnici e di design, lasciando ai suoi clienti i dettagli del monitoraggio e dell’interpretazione dei dati sanitari.
“Forse non siamo nella situazione in cui possiamo realizzare la soluzione completa chiavi in mano, ma siamo sicuramente esperti nella parte delle telecomunicazioni e nella produzione di tecnologie indossabili“, ha Anders Strömberg, responsabile del settore tecnologie indossabili. “Così, l’anno scorso, abbiamo passato molto tempo a fare studi di fattibilità su diversi tipi di condizioni croniche e abbiamo scoperto che potremmo costruire qualcosa che ha una buona durata della batteria, facile da collegare, interfaccia utente semplice – concentrandoci non tanto sul gadget, ma su questi tipi di utenti anziani o persone con disabilità“.
Oltre ai problemi di usabilità, Stromberg ha detto che molte aziende si lamentano dei frequenti aggiornamenti del firmware e del supporto degli smartwatch commerciali, che spesso comportano costi elevati.
Sony intende dunque seguire una diversa strategia, fornendo dei dispositivi dedicati, senza funzioni inutili, facilmente gestibili dalle aziende di telemedicina, con un lungo ciclo di vita e un approccio da dispositivo medico.
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