Gli errori al momento della somministrazione di farmaci rappresentano il 38% degli errori complessivi nella terapia, subito dopo la prescrizione (39%), la trascrizione (12%) e l’allestimento (11%). Come può una cartella intelligente ridurre questo rischio ?
I principali rischi che possono determinare un errore, più o meno grave, durante la gestione della terapia sono: sbagliare il paziente; il farmaco; la dose; la via o la modalità di somministrazione; l’orario e il giorno; la registrazione dell’operazione.
Per ridurre i rischi è essenziale che il processo di somministrazione della terapia sia completamente informatizzato (Closed Loop Medication Management) e venga svolto al letto del paziente con portatili o dispositivi mobili. Soluzioni dove l’infermiere opera su un pc, stampa un report ed esegue il giro annotando su di esso il suo lavoro presentano pochi vantaggi rispetto all’uso tradizionale della carta e non riducono i rischi degli errori appena menzionati.
Il software deve, per prima cosa, richiedere l’identificazione del paziente mediante la lettura di un braccialetto con barcode o RFID. Subito dopo deve mostrare la lista dei farmaci che il paziente deve assumere all’orario e il giorno in cui sta operando l’infermiere. Per ciascuno di essi deve richiedere l’identificazione del farmaco, con lettore barcode o RFID, quindi mostrare la dose corretta, la via ed eventualmente la velocità di infusione (con eventuali istruzioni) e la conferma dell’avvenuta erogazione. Il software deve segnalare e bloccare qualsiasi azione che non sia coerente con quanto previsto (ad esempio farmaco fuori terapia o previsto in altro orario o giorno).
In caso di sostituzione del farmaco il software deve controllare la correttezza della scelta (che può essere guidata dal sistema sulla base delle giacenze presenti in reparto) e registrare l’operazione. Deve inoltre consentire la gestione dei farmaci al bisogno per i quali deve comunque essere presente una prescrizione del medico.
Attraverso l’integrazione con un CDSS il software può aiutare l’infermiere nel calcolo del dosaggio (ad esempio in funzione del peso o della funzionalità renale) e avvisarlo di eventuali rischi considerando valori ematici, renali o epatici. Somministrata la terapia il CDSS può evidenziare all’infermiere quali sono gli effetti avversi che possono verificarsi così che possa avvisare il paziente o un suo care giver ed eventualmente fornirgli delle indicazioni o raccomandazioni (ad esempio sulla stipsi, la perdita di equilibrio, la sonnolenza e così via).
Anche per ciò che riguarda l’allestimento e la preparazione del farmaco il software può giocare un ruolo essenziale per la prevenzione degli errori, la documentazione del processo ed eventualmente la programmazione delle macchine che confezionano i prodotti. Ampliando ulteriormente il discorso l’automazione della logistica del farmaco, con l’uso di carrelli e armadi intelligenti, aggiunge ulteriore valore all’informatizzazione e chiude l’intero ciclo clinico – logistico del farmaco.