Microsoft sceglie Chromium per il suo nuovo browser

Dopo diverse indiscrezioni, Microsoft ha confermato la decisione di abbandonare EdgeHTML, il motore su cui è basato Edge, per utilizzare la piattaforma open-source Chromium, le stessa su cui si basa Google Chrome e Opera. La nuova versione di Edge dovrebbe arrivare nel corso del 2019, preceduta da alcune beta.

La casa di Redmond ha sottolineato che il nuovo Edge arriverà non solo su Windows 10, ma anche Windows 7, Windows 8/8.1 e macOS. Non sarà quindi più un’esclusiva di Windows 10 come l’attuale versione.

La decisione sancisce la supremazia tecnica di Chromium e riconosce i problemi di compatibilità che l’attuale versione presenta rispetto ad alcuni servizi e applicazioni web based. L’apporto di Microsoft allo sviluppo di Chromium sarà utile al progetto e permetterà al motore di Chrome di funzionare ancora meglio su Windows dal momento che ogni modifica a Chromium per migliorare Edge si dovrebbe ripercuotere anche su Chrome.

La notizia, oltre ad essere accolta con favore da Google, ha suscitato l’interesse di tutte le aziende che sviluppano software web based che vedono, in prospettiva, una semplificazione del supporto ai diversi browser che oggi assorbe molto tempo ed è causa di parecchi problemi tecnici. L’eterogeneità dei browser e la necessità di adattarsi a ciò che è installato nelle aziende sanitarie è infatti una tematica che vede confrontarsi spesso i responsabili dei sistemi informativi, restii a installare altri software nelle postazioni di lavoro e le aziende che sviluppano le applicazioni che, specie le più recenti, hanno requisiti in termini di funzionalità e compatibilità HTML5 che non si conciliano con i vecchi browser.

A differenza di altri settori nel nostro paese, dove la quota di mercato di Edge e di Explorer sono rispettivamente al 3.1% e al 5,24%, contro ad esempio il 55,51% di Chrome, in sanità la loro diffusione è ancora molto ampia anche per il lento turnover delle postazioni di lavoro e del loro sistema operativo.

Chissà se ad accelerare la decisione di Microsoft non abbia contribuito il problema avuto durante la presentazione di Azure quando il browser Edge non è riuscito a caricare delle pagine web e i tecnici della casa di Redmond hanno dovuto installare Chrome in diretta davanti a tutti gli spettatori.

Rispondi