HIMSS 23, viaggio nel futuro

Le mie riflessioni dopo aver visitato la manifestazione più importante del settore. Trends, curiosità e soluzioni innovative.

Sono in volo tornando da Chicago dopo due giorni molto intensi e ricchi di spunti interessanti. Il mercato USA della sanità digitale ha certamente una serie di caratteristiche peculiari ma offre nel contempo una visione di ciò che avverrà da qualche tempo in Europa e nel nostro paese.

L’AI dentro le soluzioni

L’AI è ormai parte integrante di quasi tutte le soluzioni presenti. NLP, machine learning e image recognition sono le tecnologie più diffuse. La ricerca viene potenziata e diventa semantica, consentendo di trovare ed estrarre concetti clinici da repository e applicazioni cliniche. I workflow della diagnostica per immagini includono funzioni per l’analisi, lo screening e la diagnosi; i radiologi possono contare su un supporto decisionale per la refertazione. Sistemi di prescrizione, cartelle cliniche elettroniche e CDR includono sistemi di supporto alle decisioni a supporto dell’Evidence Based Practice e la diagnosi differenziale. Anche i sistemi di analisi dei dati sono potenziati con algoritmi di AI per classificare, correlare e misurare fenomeni clinici e amministrativi.

Dall’interoperabilità alla data governance

La “miniera d’oro” della sanità digitale sono i dati e l’uso che è possibile farne. L’interoperabilità è lo strumento con cui acquisire dati, normalizzarli e organizzarli in Clinical Data Repository. L’obiettivo è “estrarre conoscenza” dai dati per aiutare i medici nella prevenzione e la cura dei pazienti sia a livello individuale (medicina di precisione), sia a livello collettivo (Population Health Management). Lo standard di riferimento per l’interoperabilità dei dati è HL7 FHIR mentre, per quanto riguarda la persistenza dei dati ci sono soluzioni che permettono di creare dei modelli dati che sono indipendenti dagli standard e le modalità di scambio.

Medicina di popolazione e patologie croniche

Ho potuto rilevare grande enfasi sulla Population Health Management che rappresenta uno degli obiettivi sia dei grandi vendor di soluzioni sanitarie, sia di molte aziende specializzate in branche mediche particolari. Nonostante il modello sanitario USA sia molto diverso da quello italiano, si nota come l’esigenza di praticare la medicina di popolazione e la gestione pro-attiva delle patologie croniche (ad es. Chronic Care Model) sia davvero molto sentita. Si tratta di una evoluzione concettuale dei software sanitari che da meri contenitori di dati e informazioni diventano strumenti operativi per aiutare medici e infermieri in questo nuovo ruolo. Algoritmi di profilazione e classificazione, workflow clinici, gestione di task, sono alcune delle componenti che questa classe di software adottano per rispondere alle esigenze degli utenti.

Telemedicina per monitorare i pazienti

Molte le soluzioni di telemedicina presenti tra le quali le più numerose sono quelle di monitoraggio remoto dei pazienti (Remote Patient Monitoring). Oltre ai tradizionali dispositivi medici alcune soluzioni integrano smart band e smart watch per ampliare i canali e le modalità di acquisizione dei parametri vitali. Meno presenti, rispetto al passato, le soluzioni per rilevare i parametri attraverso l’analisi del volto. L’accuratezza di questi software non è ancora soddisfacente e tale da consentire una certificazione come dispositivi medici.

Coinvolgere i pazienti

Coinvolgere i pazienti Tante le soluzioni presenti per coinvolgere i pazienti e i loro care giver nella tutela e la cura della loro salute. App, web-app e portali sono le tre modalità con cui fornire informazioni, contenuti e servizi ai pazienti, nonché interagire con loro. L’obiettivo non è solo di conquistare nuovi pazienti o “fidelizzare” quelli esistenti (Patient Relationship Management), aspetto molto importante in un contesto sanitario privato, ma di migliorare l’outcome degli esiti evitando complicazioni e costi sanitari aggiuntivi.

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