
Nel 2022 sono stati investiti 15 miliardi di dollari, poco più della metà di quanto speso l’anno prima. Siamo alla fine di un ciclo?
Rock Health, nel suo tradizionale report annuale sul mercato degli investimenti in sanità digitale negli Stati Uniti, identifica 572 operazioni per un valore complessivo di 15,3 miliardi di dollari, con una dimensione media di 27 milioni di dollari. Il totale dei finanziamenti annuali del 2022 non solo ha raggiunto poco più della metà dei 29,3 miliardi di dollari del 2021, ma ha anche superato di poco i 14,7 del 2020. Siamo allora alla fine di un ciclo iniziato con la pandemia COVID-19?
Secondo gli autori dello studio la pandemia COVID-19 ha catalizzato l’innovazione, gli investimenti e le riforme normative nel settore della salute digitale per tutto il 2020 e il 2021. In concomitanza con l’emergenza sanitaria, le misure di stimolo del governo americano hanno contribuito a deprimere artificialmente il costo del capitale nel 2020-2021, incoraggiando gli investitori a fare scommesse più grandi e più rischiose in settori emergenti come la salute digitale. Come ciliegina sulla torta, nel 2021 la Fed ha sottovalutato le preoccupazioni inflazionistiche e ha esteso le misure di allentamento monetario, gonfiando i prezzi degli asset e le valutazioni.
Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 è iniziata la discesa. I problemi alla catena di approvvigionamento, l’inflazione, i rialzi dei tassi d’interesse e il ritiro degli investitori hanno invertito il trend degli investimenti. La seconda metà del 2021 ha registrato una media di 7,1 miliardi di dollari di finanziamenti trimestrali, con un lieve calo rispetto alla prima metà dell’anno. Nel 2022 la riduzione è accelerata: nel 1° semestre la media dei finanziamenti trimestrali è stata di 5,2 miliardi di dollari e nel 2° semestre è scesa a 2,4 miliardi di dollari.
Per gli autori dello studio è troppo presto per dire se abbiamo raggiunto la fine di questo macro-ciclo di finanziamento o se all’orizzonte si prospettano altri trimestri con finanziamenti bassi. Con i timori di recessione che incombono, la media trimestrale di 2,4 miliardi di dollari del 2° trimestre 2022 potrebbe essere un indicatore per i prossimi trimestri, il che significa che il 2023 potrebbe essere il primo anno di finanziamenti di venture health da 10 miliardi di dollari o meno dal 2019. Tuttavia, ci sono segnali che indicano che i finanziamenti potrebbero iniziare a risalire: gli investitori hanno liquidità e le difficili condizioni di uscita probabilmente attireranno nuovi investimenti. Quando questi riprenderanno, la prossima traiettoria di crescita della sanità digitale assomiglierà più al periodo 2011-2019 che al 2019-2021: un percorso più lento e sostenuto che rifletterà meglio il rischio delle startup e darà priorità alle aziende che intraprendono percorsi di crescita misurati.
Se volete approfondire e leggere lo studio potete farlo qui.