
Queste persone potranno sottoporsi alla verifica esibendo il QR code anziché mostrare il certificato cartaceo del medico in cui si attesta l’esenzione per comprovati motivi di salute.
L’iniziativa, già annunciata lo scorso ottobre, mira ad evitare una violazione della privacy per tutte quelle persone che per comprovati motivi di salute non possono sottoporsi alla vaccinazione e che erano costrette ad esibire certificato cartaceo del medico che attesta questa condizione.
A breve, con l’approvazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare di concerto con il Ministro della salute, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze, sarà normata la digitalizzazione dei documenti di esenzione, come ha anche auspicato l’Autorità per la Tutela della Privacy.
In Dpcm in preparazione prevede che il certificato di esenzione dal vaccino riporterà gli stessi dati e avrà lo stesso aspetto del QR code previsto per la certificazione verde, in modo tale che il verificatore non possa distinguere se si tratta di certificazione di esenzione o di certificazione verde per avvenuta vaccinazione o guarigione o esito negativo di test anti Covid-19.
Come avviene per tutti i green pass, dalla verifica del QR code si potranno desumere solo informazioni relative all’autenticità, alla validità e all’integrità della certificazione e alle generalità dell’interessato, ma non sulla salute della persona.
Le certificazioni di esenzione saranno aggiornate e quindi revocate nei medesimi casi previsti per le certificazioni verdi (come la sopraggiunta positività dell’interessato o l’acquisizione fraudolenta), nonché qualora venga meno la specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio.