A distanza di dieci giorni dall’attacco, i tecnici stanno facendo ripartire i sistemi. Nessun riscatto è stato pagato agli hacker.
I criminali, definiti gruppo Conti, hanno inaspettatamente fornito le chiavi di sblocco dopo aver richiesto 20 milioni di dollari al servizio sanitario.
Il governo irlandese ha dichiarato che non è stato pagato alcun riscatto e che i criminali hanno agito di propria iniziativa. Questi, nel loro sito sul dark web, hanno confermato la fornitura gratuita ma hanno altresì minacciato l’Health Service Executive (HSE), che gestisce il sistema sanitario irlandese, che qualora non verranno contattati per ricevere un compenso, venderanno o pubblicheranno dati sensibili di pazienti.
L’HSE ha ottenuto un ordine dell’Alta Corte che impedisce agli hacker con sede in Russia – o a qualsiasi individuo o azienda – di condividere, elaborare o vendere le informazioni.
L’ingiunzione del tribunale si applica anche alle piattaforme di social media come Twitter, Google e Facebook e quindi limita la portata della banda per la diffusione delle informazioni.
L’HSE ha detto che tutti i sistemi dei servizi sanitari sono stati colpiti, con cancellazioni fino all’80% per le colonoscopie e oltre il 50% per le chemioterapie e le procedure elettive.