PatchAi è una startup di digital health che si propone di migliorare la ricerca clinica attraverso l’engagement del paziente.
La startup che è basata a Padova ha chiuso un round da 1,7 milioni di euro suddiviso in due tranche guidate rispettivamente da UV Cap e SFEM Italia, con il follow-on di Healthware Ventures.
PatchAi, che è accelerata in Silicon Valley da Plug and Play, ha chiuso tre round di finanziamento, per un totale di 2,56 milioni di euro raccolti in soli 2 anni dalla sua costituzione. Un risultato degno di nota se si considera che in Italia, secondo un recente report di Dealroom (Dealroom, 2020), solo altre quattro startup italiane attive nel settore health tech hanno raccolto investimenti complessive per 5,2 milioni di euro.
I capitali raccolti consentiranno a PatchAi di espandere il proprio business ad altre aree terapeutiche e scalare a livello internazionale.
PatchAi ha sviluppato un assistente virtuale empatico che utilizza l’intelligenza artificiale per personalizzare il dialogo con il paziente e raccogliere Conversational Patient Reported Outcomes (Co-PRO®). Adottando un approccio patient-oriented, PatchAi è in grado di migliorare l’autogestione alla salute degli utenti, l’aderenza al protocollo e alla terapia mentre supporta le equipe di professionisti sanitari grazie alla disponibilità di dati in real-time. I dati preliminari sui pazienti che utilizzano PatchAi mostrano un’aderenza al protocollo fino al 95%, significativamente superiore rispetto agli altri applicativi presenti oggi sul mercato e fino a 9 volte superiore rispetto alle soluzioni cartacee.
PatchAi è un Software as Medical Device e un Dispositivo Medico di Classe I secondo l’Allegato VII del MDD 93/42