Recovery Fund: prima di digitalizzare bisogna semplificare e integrare

In caso contrario la complessità tecnologica si aggiunge a quella organizzativa e amministrativa.

Nella discussione su come impiegare i fondi del Recovery Fund e il consenso pressoché unanime sulla necessità di investire sulla digitalizzazione, osservo come questa sia vista, da sola, in grado di risolvere i problemi annosi della PA.

La tecnologia come taumaturgo in grado di migliorare i processi e semplificare la vita ai cittadini. Purtroppo non è così, la tecnologia, da sola, non basta.

Faccio un esempio di una semplice operazione che ho svolto due giorni fa: il pagamento del bollo auto. Per accedere al sito ACI, dove sono già registrato, utilizzo le mie credenziali SPID. Dopodiché devo inserire, a mano, la targa dell’auto di cui voglio pagare il bollo; evidentemente il sito ACI non è integrato con il PRA. Poi devo scegliere la regione in cui risiedo per calcolare l’importo; evidentemente non c’è alcuna integrazione con un’ anagrafica. Se volessi pagare il bollo qualche giorno prima della scadenza non posso farlo, devo aspettare il primo giorno del mese successivo. A questo punto, se voglio e posso pagare, il sito ACI mi indirizza a PagoPA.

PagoPA mi chiede di nuovo di inserire le mie credenziali SPID. Infine devo confermare l’operazione al termine della quale ritorno al sito ACI. L’emissione della ricevuta del pagamento bollo non è contestuale al pagamento ma arriva il giorno dopo, pur avendo ottenuto il benestare al pagamento in tempo reale.

Semplice no? Sicuramente sì per chi ha concepito e sviluppato il sito, un po’ meno per i cittadini.

Ripeto, a costo di essere noioso che, trasporre in digitale i processi cartacei è il modo sbagliato per affrontare la digitalizzazione di qualsiasi attività. Gli esempi, purtroppo, non mancano nemmeno nella sanità: sistemi regionali che non sono integrati con quelli delle aziende sanitarie; i sistemi di questi ultimi che non sono integrati tra di loro; app che vivono di vita propria, isolate da tutto il resto; sistemi clinici che replicano i moduli cartacei.

Prima di digitalizzare occorre cambiare mentalità e approccio: semplificare non è facile e non esistono scorciatoie; la tecnologia, da sola, non basta.

One thought on “Recovery Fund: prima di digitalizzare bisogna semplificare e integrare

  1. Angelo Rossi Mori 18 Settembre 2020 / 8:39

    Lo direi in modo leggermente diverso:

    una buona progettazione ICT parte dai bisogni, studia i processi, e poi introduce un cambiamento congiunto / sinergico di processi e di tecnologie.

    Ogni tanto in sanità questo si dimentica:
    o si digitalizza una procedura cartacea senza ripensare i processi,
    o si adotta una soluzione tecnologica senza capire il contesto.

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