Alcune aziende sanitarie stanno impiegando i sistemi CRM per la gestione dei pazienti Covid-19 e dei casi sospetti.
In alcuni casi le aziende sanitarie hanno impiegato i CRM che già utilizzavano in altri ambiti per questo scopo, altre volte è stata la necessità di gestire l’emergenza Covid-19 che ha determinato l’introduzione dei CRM nel sistema informativo.
La capacità di definire e tracciare relazioni tra le persone e registrare i contatti tra queste e gli operatori sanitari si sta rivelando particolarmente utile sia per supportare le indagini epidemiologiche e svolgere il contact tracing, sia per seguire il processo di sorveglianza e cura domiciliare.
Piuttosto che partire da zero e sviluppare sistemi in grado di gestire i processi che sono in carico ai dipartimenti di prevenzione e alla medicina territoriale, i CRM consentono di disegnare e operare le funzioni richieste in modo semplice e veloce, grazie alla presenza di un’infrastruttura di base che comprende tutto ciò che serve per gestire contatti, relazioni, raccolta dati e comunicazioni.
La presenza poi di “acceleratori” per la sanità che includono librerie per l’interscambio dei dati, ad esempio HL7 FHIR, rendono questi strumenti molto efficaci e produttivi.
L’uso di CRM in sanità non è una novità in paesi come ad esempio gli USA e il nord Europa. In Italia la loro adozione è stata, finora, limitata per due fattori:
- La poca conoscenza di questi strumenti da parte dei responsabili dei sistemi informativi delle aziende sanitarie;
- La scarsa propensione, da parte dei principali produttori di soluzioni per la sanità, a cambiare paradigma e utilizzare questi software. L’abitudine a far da sé e sviluppare tutto ciò che serve è molto radicata;
Un altro grande vantaggio per le aziende sanitarie a realizzare soluzioni su CRM è la possibilità di ricorrere a più fornitori, evitando il classico problema del lock-in che esiste sulle soluzioni sviluppate ad-hoc. Intorno ai principali CRM esistono degli ecosistemi di aziende in grado di implementare soluzioni o di modificarle.
Qualora poi l’azienda sanitaria voglia portare sul cloud queste soluzioni, i CRM sul mercato sono tecnologicamente nativi o comunque idonei a questa modalità di erogazione dei servizi.
Infine i CRM sono facilmente integrabili ai social e al mondo delle app, grazie alla presenza di funzioni dedicate e ad architetture “mobile” native.
Ecco perché, di fronte alle nuove sfide che il Covid-19 ha portato, è opportuno pensare in modo “non convenzionale” e valutare nuove tecnologie e strumenti per vincere questa difficile battaglia.