Test rapidi per il personale scolastico: abbiamo i kit, ma il software? – Aggiornamento

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Nell’articolo di martedì scorso avevo stigmatizzato la mancanza di un software per la gestione degli esiti dei test rapidi per il personale scolastico. In realtà qualcosa è stato fatto …

È stato dato incarico a SOGEI di gestire i dati relativi alla campagna di screening diagnostico attraverso il sistema TS. Bene, direte voi, allora non è poi vero che siamo folli come citavo in chiusura dell’articolo.

Purtroppo la mia diagnosi di follia è ancora valida, anzi si arricchisce di ulteriori elementi. Vediamo perché.

SOGEI ha implementato una funzione per registrare i dati attraverso il sistema TS. Per ciò che riguarda i medici di medicina generale (MMG) questi devono registrare, attraverso un’applicazione web o, qualora il loro software gestionale sia già stato integrato, web services, i seguenti dati:

  • Codice fiscale medico
  • Codice fiscale medico titolare
  • Codice fiscale assistito
  • Data esecuzione test

Le ASL possono, invece, tramite applicazione web, sapere quanti test ha fatto un MMG.

Vi sembra manchi qualcosa? I risultati! Non sono gestiti! Problemi di privacy?

La circolare del Ministero della Salute n. 8722 del 07 agosto 2020, prevede al punto 2 che “i MMG trasmetteranno i dati relativi all’esito dei test sierologici effettuati sui propri assistiti ai Dipartimenti di prevenzione della ASL di afferenza, con modalità sicure e specificando che trattasi di personale scolastico.

Il punto 3 definisce inoltre che “I MMG e i Dipartimenti di prevenzione delle ASL, con riferimento al personale scolastico al quale abbiano eseguito il test sierologico, di cui al punto 1, provvederanno infine a caricare sul Sistema Tessera Sanitaria, attraverso lo specifico applicativo dedicato, l’informazione relativa all’effettuazione del test sierologico, secondo le modalità di cui all’allegato tecnico.

Insomma, che i MMG si arrangino a trasmettere i dati alle ASL, purché in modalità sicura. Saranno poi problemi di queste ultime a gestirli.

Considerate che solo la popolazione dei docenti della scuola italiana supera abbondantemente il milione di persone. A queste bisogna poi aggiungere il personale non docente.

Gestire a mano o in modo artigianale questi dati è pura follia. Ma, per il Ministero della Salute e il Commissario Straordinario, l’importante è poter contare i test!

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