Per concepire l’FSE 2.0 bisogna partire dai bisogni reali degli utenti e coinvolgerli nella progettazione

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È necessario, rispetto al passato, cambiare radicalmente approccio per realizzare un Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) realmente utile, evitando di ripetere gli errori già commessi.

Prima di tutto è necessario comprendere chi sono o potrebbero essere gli utenti di un FSE 2.0. Certamente i professionisti della salute (medici, infermieri, farmacisti, etc..) e i pazienti, ma anche le strutture sanitarie e le regioni per ciò che riguarda gli studi clinici ed epidemiologici.

Definiti gli utenti bisognerebbe quindi domandare, ai diretti interessati, quali sono le funzioni che vorrebbero ottenere dal FSE 2.0. L’obiettivo, estremamente generico, di condividere documenti e informazioni clinici non è sufficiente. Bisognerebbe andare a fondo ed entrare nel dettaglio dei bisogni reali che professionisti e pazienti possiedono.

Nel compiere questa analisi è anche importante valutare e profilare i diversi casi o categorie di pazienti che si vogliono gestire con l’FSE 2.0. Le funzioni necessarie per gestire un paziente cronico, ad esempio un diabetico o un iperteso, sono ben diverse da quelle ad esempio per una persona di 40 anni, sana, il cui focus deve essere incentrato sulla prevenzione.

Aldilà della semplice condivisione di informazioni cliniche, che dovrebbe rappresentare un set di funzioni comuni, bisognerebbe ragionare su come “specializzare”  l’FSE 2.0 per soddisfare le esigenze degli utenti che dovrebbero essere valutate anche in base all’importanza delle casistiche da cui derivano.

Sia ai professionisti, sia ai pazienti, non basta un semplice accesso alle informazioni, specie se queste sono contenute all’interno di documenti. Occorrono delle funzioni che, partendo dalle informazioni contenute nel FSE, siano in grado di aggiungere valore ed essere utili agli utenti. A titolo di esempio cruscotti clinici specializzati, tool di supporto alle decisioni e di analisi del rischio clinico per i medici, contenuti educativi, tool di gestione delle terapie per i pazienti.

Nella progettazione del FSE 2.0 bisognerebbe lasciare libertà agli utenti di esprimere le loro necessità, prescindendo in una fase iniziale dalla situazione attuale. Una volta espresse le necessità bisognerà quindi comprendere come queste possano concliliarsi con gli aspetti normativi, organizzativi e di privacy.

Ma di questo parleremo in un prossimo articolo.

Restate connessi! – Continua

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