Una roadmap per il Fascicolo Sanitario Elettronico intelligente: 2 – modello dati

Dopo aver illustrato perché HL7 FHIR rappresenti un’architettura idonea per il FSE intelligente, vediamo come impostare il modello dati.

Se vogliamo che l’obiettivo di un nuovo FSE sia di fornire ai medici una vista rapida e completa dello stato di salute di un paziente e consentire la realizzazione di servizi intelligenti, dobbiamo allora cambiare impostazione.

Il FSE è un mero contenitore di file (HL7 CDA) che sono la trasposizione digitale dei documenti cartacei che si producono per documentare l’attività clinica (SDO, verbale di PS), richiedere visite ed esami (prescrizioni), fornire indicazioni al paziente (lettera di dimissione), descrivere i risultati di un esame (referti diagnostici).

Anziché partire dallo status quo, proviamo a ribaltare il ragionamento e, partendo dagli obiettivi esposti sopra, vediamo come impostare un modello dati per il FSE intelligente.

La figura che segue descrive un modello dati basato su alcune classi di FHIR. Un paziente può avere uno o più encounter, ossia contatti con i diversi attori del sistema sanitario (medici di famiglia, strutture territoriali, ospedali, etc.) in diverse modalità (accessi ambulatoriali, ricoveri, accessi in emergenza – pronto soccorso, accessi domiciliari, etc..)

Ad un encounter possono essere associate delle condizioni cliniche, osservazioni, prescrizioni di esami e farmaci, procedure mediche, diagnostiche o interventistiche, referti e immagini, distribuizioni e somministrazioni di farmaci.

Ad un paziente possono essere rilevati degli effetti avversi, delle intolleranze o allergie, fissati degli obiettivi di salute. Più encounter possono costituire un episodio di cura o rientrare in un piano di cura.

Ma come possiamo alimentare questo modello dati? Ci sono due possibilità: in modo diretto o indiretto. Nel primo caso i sistemi informativi pubblicano nel FSE i dati quando vengono gestiti alcuni processi, come ad esempio la dimissione di un paziente, l’emissione di una prescrizione, un accesso al pronto soccorso. Si tratta della stessa logica con cui si producono i flussi informativi con la differenza che, anziché farlo in modo cumulativo al termine di un periodo (mese, trimestre), lo si fa volta per volta.

Il modo indiretto prevede invece di ricavare i dati dai documenti digitali attuali. In aggiunta alla loro archiviazione come file HL7 CDA, questi dovrebbero essere oggetto di un’elaborazione che consenta di estrarre i dati di dettaglio e pubblicarli nel modello descritto sopra.

Non sempre però, in questa modalità, sarà possibile ottenere il livello di dettaglio che un’alimentazione diretta può assicurare. Le due modalità si possono anche utilizzare insieme, in un approccio ibrido.

Continua.

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