Il rapporto Eurostat 2018 sull’uso di internet nell’Unione Europea sancisce, anche nel caso della salute, la poca propensione degli italiani a impiegare questo strumento.
In generale l’Italia è infatti al quartultimo posto dei paesi europei nell’uso di internet, come illustra anche il grafico qui sotto.
La ricerca di informazioni sulla salute è svolta dal 52% dei cittadini europei e viene dopo l’uso della mail, beni e servizi, video, social e internet banking.
Se analizziamo in dettaglio la salute, le percentuali di cittadini che ricorrono al web si mantengono abbastanza simili a quelle generali.
Soltanto il 9% degli italiani esegue una prenotazione di un medico sul web, contro una media europea del 17% e punte di oltre il 40% di Finlandia e Danimarca, seguite dalla Spagna con il 36%.
La ricerca di informazioni mediche vede i cittadini italiani al 35%, contro la media europea del 52% e punte di 72% dell’Olanda, il 69% della Finlandia, il 66% della Danimarca.
Sono dati interessanti che sminuiscono, almeno se ci confrontiamo con altri paesi europei, il fenomeno dr. Google, tanto odiato da medici e professionisti sanitari. Essere indietro è, in questo caso, un problema o una fortuna? A voi la risposta.