Diventeremo ipocondriaci digitali ?

hypochondriac

Lo sviluppo di tecnologie e dispositivi in grado di monitorare lo stato della nostra salute, come ad esempio smart watch che rilevano l’ECG o le cardiopatie valvolari, amplierà le nostre paure e cambierà il nostro rapporto con i medici ?

A queste domande prova a rispondere un reportage di Angela Chen di “The Verge” che indaga sul rischio che l’aumento di informazioni disponibili possa indurre persone perfettamente sane a fare visite mediche ed esami non necessari, mettendo in crisi il sistema sanitario.

Per comprendere le implicazioni di queste nuove funzionalità, The Verge ha visitato la University of California, San Francisco, per testare l’Apple Watch EKG rispetto a un elettrocardiogramma professionale di laboratorio. Poi, ha parlato con esperti come il dottor Gregory Marcus dell’UCSF e il dottor Seth Landefeld dell’Università dell’Alabama a Birmingham per conoscere i lati positivi e negativi di avere così tante informazioni disponibili sulla nostra salute.

In questo filmato, in lingua inglese ma in cui potete attivare i sottotitoli, c’è il resoconto di questa breve indagine.

La realtà è che, come in tutti i nuovi fenomeni, sia necessario del tempo per prendere le misure, comprendere come sfruttare in senso positivo le potenzialità che le tecnologie ci offrono. Credo però che questo processo di “metabolizzazione” andrebbe studiato e messo a punto da centri di competenza o agenzie nazionali che abbiano come scopo la ricerca e l’applicazione delle nuove tecnologie in sanità. Lasciare questo compito alle singole strutture e ai medici può essere molto dispersivo e magari controproducente.

 

 

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