Per adoperare la cartella clinica elettronica i medici devono guardare un monitor e adoperare le mani per digitare sulla tastiera o per toccare lo schermo. L’interazione con il paziente si riduce, così come la capacità di eseguire una visita approfondita a parità di tempo disponibile. Possibile che non ci sia un altro modo per fare entrambe le cose ?
Guidiamo l’auto guardando la strada, grazie all’head up display che ci mostra sul parabrezza la velocità e le indicazioni del navigatore. Chiediamo al sistema audio di leggerci le ultime mail. Facciamo chiamate con lo smartphone pronunciando il nome della persona che vogliamo contattare.
Il riconoscimento vocale è entrato nella nostra vita, al tradizionale schermo si sono aggiunte nuove modalità e tecnologie per ricevere informazioni, tra cui la pronuncia del testo.
Nel mondo delle cartelle cliniche elettroniche nulla invece è cambiato. la modalità di interazione è la stessa di 20 anni fa, unica novità è rappresentata dagli schermi touch che si limitano a sostituire la tastiera con il tocco della dita sul video.
I medici trovano scomodo digitare mentre visitano il paziente, anche perché devono rivolgere lo sguardo allo schermo. I pazienti, dal canto loro, patiscono la mancanza di interazione con i medici e la vivono come scarsa attenzione nei loro confronti.
Non c’è una cartella clinica elettronica che io conosca che implementi in modo nativo le tecnologie di riconoscimento vocale e di text to speech. Non è possibile dare comandi vocali al software, né ottenere da questo informazioni vocali. A differenza dell’assistente o dell’infermiere, che dialogano con i medici, la cartella clinica elettronica rimane un contenitore di dati, la cui introduzione richiede un lungo data entry manuale.
Ho già scritto su questo blog di come l’evoluzione del software in sanità sia molto lenta e non sfrutti le potenzialità che le tecnologie e l’hardware oggi consentono. La cartella clinica elettronica è uno degli esempi, purtroppo, dove l’innovazione si limita ad aspetti marginali e non è in grado di rivoluzionare il paradigma di funzionamento di queste.
Poi però ci stupiamo se i medici fanno resistenza o sono poco entusiasti nel sostituire la cartella clinica cartacea con una elettronica, o introdurne una nuova. Se continuiamo a fare le stesse cose, non dobbiamo meravigliarci se poi otteniamo sempre gli stessi risultati.
Think outside the box!
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