
Il fermo è stato provocato da un guasto all’impianto di condizionamento del data center in cui sono presenti molte applicazioni sanitarie, tra cui il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Dopo il Lazio, fermato da un attacco hacker, è stata la Lombardia a trovarsi senza sistemi informativi sanitari, sia pure per poco più di due giorni, a causa di un guasto tecnico.
Sono rimasti offline dalla sera di sabato scorso sino alla mattinata di ieri i più importanti servizi informativi sanitari della regione: il Fascicolo Sanitario Elettronico, le ricette dematerializzate, il sistema di gestione dei tamponi, il CUP, l’anagrafica regionale degli assistiti, i servizi per la celiachia e i prodotti per i diabetici.
Il fermo ha provocato molti disagi ai medici di famiglia e alle farmacie, nonché agli ospedali.
Ciò che colpisce, come è stato nel caso del Lazio, non è il guasto tecnico che può capitare ma la mancanza di un sistema di business continuity in grado di assicurare la resilienza del sistema. Non è pensabile che sistemi informativi essenziali possano restare fermi per giorni in attesa che il guasto venga riparato o siano ripristinati i server.
Il fatto che il fenomeno sia avvenuto in due diverse regioni, tra le più importanti del paese, non è una casualità ma la conseguenza di una politica di creazione e gestione dei data center regionali che appare inadeguata.
Speriamo che quanto accaduto serva da lezione e che ci sia un rapido cambio di rotta.