Le epidemie non conoscono i confini: creiamo una rete epidemiologica europea

SanitaEuropa

Immaginare di combattere le epidemie attuali e le future delegando alle ASL e alle regioni la raccolta e la gestione dei dati epidemiologici non ha senso: serve un’azione comune europea.

La raccolta, parziale, delle informazioni sui contagiati e sui cluster svolta con fogli Excel o, nei migliori dei casi, con software locali (a livello di ASL o di regione) non consente di avere un quadro completo e dettagliato dell’andamento della diffusione dell’epidemia Covid-19, né di svolgere studi approfonditi sulle modalità di trasmissione e l’efficacia delle cure.

Serve un sistema dedicato che possa raccogliere e tracciare i casi, gestire i cluster (focolai), registrare i dati clinici e gli esiti. Dovrebbe essere un sistema europeo, multilingue, basato su un cloud sicuro, con profili funzionali differenziati.

Il sistema dovrebbe poi, per evitare di essere a sua volta un’isola a sé stante rispetto ai sistemi clinici e gestionali dei vari paesi e delle varie regioni, essere basato su un’architettura a servizi e supportare i principali standard di integrazione, in primis HL7 FHIR.

Abbiamo già perso diversi mesi di tempo. Non possiamo permetterci di affrontare la seconda ondata, già in corso, ancora con gli stessi strumenti che abbiamo adoperato nella prima.

Serve una sanità digitale europea moderna, efficace e unita.

Rispondi