Una nuova legge per la sanità digitale in Germania introduce la rimborsabilità delle app mediche e promuove la telemedicina

Il Bundestag, parlamento tedesco, ha approvato lo scorso 8 novembre il Digitale-Versorgung-Gesetz (DVG), una legge per una maggiore digitalizzazione del sistema sanitario.

Con la nuova legislazione i medici potranno prescrivere ai pazienti applicazioni sanitarie digitali che saranno rimborsate dall’assicurazione sanitaria pubblica. I fornitori dovranno far controllare all’Istituto federale per i farmaci e i dispositivi medici (BfArM) la sicurezza, la protezione dei dati e la funzionalità delle loro applicazioni. Le casse mutue ne pagheranno quindi per un anno l’uso e, durante questo periodo, i produttori dovranno dimostrare l’efficacia delle loro applicazioni e negoziare un prezzo con la GKV-Spitzenverband. Solo le persone regolarmente assicurate beneficeranno del provvedimento.

La nuova legge consente inoltre ai medici di fornire confluenze online ai pazienti con assicurazione obbligatoria e di essere remunerati per tali attività. I medici saranno autorizzati a informare i pazienti su tali servizi mediante i loro siti web. Questa decisione segue l’apertura del 2018 dell’Associazione Medica Tedesca che ha spianato la strada alla telemedicina allentando il divieto di trattamento a distanza.

La legislazione mira inoltre ad eliminare gradualmente l’uso della carta promuovendo le prescrizioni elettroniche e fornendo ai medici un rimborso più elevato per l’invio di referti elettronici rispetto al fax. La Germania prevede inoltre di introdurre cartelle cliniche elettroniche (EHR) per i pazienti con assicurazione obbligatoria entro il 2021.

Le teleconsultazioni, vale a dire le consultazioni tra medici, saranno rese possibili su scala più ampia e remunerate su una base extra-bilancio. Affinché i pazienti possano beneficiare del nuovo regolamento, medici, farmacie e ospedali dovranno collegarsi all’infrastruttura telematica. Questi ultimi saranno legalmente obbligati a farlo e i medici che si rifiuteranno di farlo saranno economicamente penalizzati (2,5% del loro compenso) a partire da marzo 2020. Le ostetriche e i fisioterapisti, nonché le strutture di cura e riabilitazione potranno connettersi volontariamente alla rete dati.

La nuova legge consente alle autorità, agli istituti di ricerca o agli ospedali universitari di utilizzare i dati di fatturazione delle casse malattia per scopi di ricerca senza il consenso dei pazienti. Questi includono informazioni come l’età, il sesso, il luogo di residenza, lo stato di salute e le cure prestate.

I dati dei pazienti vengono trasmessi in forma pseudo-anonimizzata e memorizzati in un repository centrale. Il ministro della salute, Jens Spahn ha dichiarato che i dati saranno resi anonimi anche per scopi di ricerca per evitare la possibilità di rintracciare e identificare il paziente.

Questo aspetto della legge ha suscitato le proteste di alcune associazioni di pazienti che avrebbero voluto avere la possibilità di non condividere i loro dati a fini di ricerca.

La legge è un tentativo della Germania di espandere la digitalizzazione dei suoi servizi sanitari dopo anni di stagnazione. In aprile, Spahn aveva lanciato ufficialmente il Health Innovation Hub (HIH), per guidare la trasformazione digitale del sistema sanitario tedesco.

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