Il libro bianco della società europea di radiologia sull’intelligenza artificiale

radiologia

La European Society of Radiology ha pubblicato un libro bianco dal titolo “Cosa dovrebbe sapere il radiologo sull’intelligenza artificiale“.

Il documento ha lo scopo di fornire una base teorica per l’applicazione dell’IA in radiologia, per discutere l’impatto etico e professionale di queste tecnologie e per considerare le possibili evoluzioni future.

L’Intelligenza Artificiale (AI) è una delle aree dell’informatica con la più rapida crescita ed ha grande rilevanza per la radiologia. PubMed contiene 82.066 pubblicazioni che riguardano l’ Intelligenza Artificiale; 5.405 si riferiscono alla radiologia.

I radiologi, i tirocinanti e i potenziali futuri radiologi devono capire le implicazioni dell’IA per la specialità, cosa significa, come può contribuire alla professione radiologica e come può cambiarla in futuro. La European Society of Radiology (ESR) è consapevole dell’impatto che l’IA sta avendo sul campo della radiologia, da un punto di vista tecnico-scientifico, etico-professionale ed economico.

Molta paura è stata generata tra i radiologi dalle dichiarazioni sui media di alcuni ricercatori impegnati nello sviluppo dell’IA, che prevedono l’imminente estinzione della radiologia come specialità. Ad esempio, Andrew Ng (Stanford) ha dichiarato che “un radiologo altamente qualificato e specializzato è più a rischio di essere sostituito da una macchina che il tecnico“, mentre Geoffrey Hinton (Toronto) ha detto “i radiologi sono come il coyote che è già oltre il bordo della scogliera, ma non ha ancora guardato in basso e non si rende conto che non c’è terra sotto di lui. Si dovrebbe smettere di formare radiologi ora. È del tutto ovvio che entro 5 anni, il deep learning andrà meglio dei radiologi […..] Abbiamo già un sacco di radiologi [….]” .

Per questa ragione la European Society of Radiology ha deciso di pubblicare un libro bianco per approfondire le applicazioni dell’IA in radiologia, esaminare le barriere che rallentano la sua diffusione, le sfide che i radiologi dovranno affrontare, gli aspetti normativi e tecnici.

Anche se non si è un radiologo è comunque un documento che andrebbe letto per comprendere quale futuro si prospetta nella diagnostica per immagini.

 

Rispondi