Nell’ambito della riorganizzazione dei suoi servizi per la salute, Google ha annunciato l’assorbimento di DeepMind Health, una divisione dei laboratori DeepMind di Londra per l’intelligenza artificiale.
In un post del proprio sito, i fondatori di DeepMind hanno comunicato che con questa operazione trasformeranno la propria app Streams, sviluppata per supportare NHS, il servizio sanitario inglese, in un assistente digitale con tecnologia AI per medici e infermieri dotato dei migliori algoritmi, rigorosamente basati su evidenze scientifiche (EBM) e con un’interfaccia utente facile ed intuitiva.
Negli ultimi tre anni DeepMind ha costruito un team di esperti per realizzare nuovi strumenti clinici composto da ingegneri, medici, ricercatori traslazionali e altri professionisti. In questo periodo DeepMind ha fatto importanti progressi nella ricerca sull’intelligenza artificiale applicata alla medicina: rilevare le malattie oculari in modo più rapido e preciso rispetto agli esperti, pianificare il trattamento di radioterapia del cancro in pochi secondi piuttosto che in ore e lavorare per rilevare il deterioramento del paziente mediante i dati delle cartelle cliniche elettroniche.
L’anno scorso il garante della privacy inglese si è pronunciato, dopo un’indagine durata un anno, contro l’accordo stipulato tra gli ospedali britannici e DeepMind, affermando che questa non ha rispettato la legge sulla protezione dei dati. L’accordo ha consentito a DeepMind di elaborare 1,6 milioni di cartelle cliniche di cittadini britannici per il Royal Free Trust – un gruppo di tre ospedali londinesi.
L’accordo, siglato originariamente nel 2015 e successivamente sostituito da un altro, prevedeva la condivisione di dati per sviluppare un’applicazione chiamata Streams, che avrebbe avvertito i medici se i pazienti erano a rischio di una condizione chiamata AKI, ossia una repentina riduzione della funzione renale. Un’indagine del New Scientist ha rivelato che i termini dell’accordo erano più ampi di quanto non fosse stato originariamente sottinteso. DeepMind ha da allora fatto nuovi accordi per distribuire Streams in altri ospedali del Regno Unito.
Il garante della privacy ha affermato di aver trovato “una serie di carenze” relative all’accordo, in particolare che i pazienti non erano stati pienamente informati su come sarebbero stati utilizzati i loro dati personali. Ai pazienti non era stato chiesto un consenso per il trattamento dei loro dati medici da parte di DeepMind. Le informazioni condivise includevano dettagli su overdose di droga, aborti e se gli individui erano sieropositivi. DeepMind e i Royal Free hanno sostenuto che i pazienti hanno dato “consenso implicito” alla condivisione, perché queste informazioni sarebbero state utilizzate per fornire “cure dirette” attraverso l’applicazione Streams.
Il team di Streams rimarrà a Londra, sotto la guida dell’ex chirurgo e ricercatore dell’NHS Dominic King. I fondatori, nel loro post, affermano che “siamo pienamente impegnati con tutti i nostri partner dell’NHS, e a realizzare i nostri progetti attuali e molto altro ancora. Lavoreremo a stretto contatto con loro mentre pianifichiamo la transizione del team, e la governance e la sicurezza delle informazioni rimangono le nostre massime priorità. I dati dei pazienti rimangono sotto lo stretto controllo dei nostri partner e tutte le decisioni sul loro utilizzo continueranno a dipendere da loro“.