
Il nuovo quaderno di Monitor, pubblicato da Agenas, offre molte indicazioni utili per la progettazione delle COT e del suo sistema informativo.
Le Centrali Operative Territoriali (COT) sono una delle principali novità introdotte con la riforma dell’assistenza di prossimità e, fino ad oggi, uno degli elementi che ha destato più curiosità e interrogativi. La descrizione contenuta nei documenti che hanno accompagnato la riforma è infatti molto sintetica e lasciava molti spazi di interpretazione. A differenza delle Case di Comunità, eredi di quelle della Salute e degli Ospedali di Comunità, già presenti sul territorio nazionale, le COT hanno pochi riferimenti pregressi (ad eccezione di qualche centrale per il Covid-19 o di monitoraggio per i pazienti cronici).
Il Quaderno di Monitor “La Centrale Operativa Territoriale: dalla realizzazione all’attivazione” che ha pubblicato ieri Agenas fornisce un insieme di indicazioni progettuali e organizzative per supportare le direzioni strategiche, gli uffici tecnici e i progettisti nella programmazione, la progettazione e l’attivazione delle nuove Centrali Operative Territoriali.
Il documento è diviso in due parti:
- La prima riguarda l’inquadramento normativo, i requisiti prestazionali e le caratteristiche funzionali e architettoniche delle COT.
- La seconda tratta la dimensione organizzativa, le caratteristiche tecnologiche e gli aspetti giuridico-amministrativi relativi alla gestione dei dati personali e sanitari che la Centrale gestisce.
Obiettivi della digitalizzazione
La digitalizzazione deve entrare in gioco sin dalla progettazione delle COT. Il documento raccomanda l’adozione del Building Information Modeling (BIM), una metodologia che consente ai professionisti dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) di generare un modello digitale contenente tutte le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’opera, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione.
Un modello BIM contiene tutte le informazioni riguardanti l’edificio o le sue parti come la localizzazione geografica, la geometria, le proprietà dei materiali e degli elementi tecnici o le operazioni di manutenzione. La digitalizzazione diviene elemento fondamentale anche per la gestione degli edifici durante l’intero ciclo di vita.
La COT deve anche costituire un vero e proprio Digital Innovation Healthy Hub basato sulla telemedicina al fine di favorire l’interoperabilità delle informazioni ed il trasferimento delle informazioni sanitarie. La digitalizzazione e la formazione sono previste dal PNRR con specifici finanziamenti. Questi possono riguardare:
- Servizi di innovazione digitale
- Servizi di telemedicina (televisita, telemonitoraggio) e condivisione di informazioni sanitarie tra specialisti
- Portale digitale o app sanitarie
- Piattaforme o app per il teleconsulto.
Interconnessione delle COT
Le COT, per assolvere ai compiti loro destinati, dovranno interfacciarsi con il PUA e il NEA 116117, nonché andranno stabilite modalità formalizzate di comunicazione ed i relativi strumenti tecnologici a supporto con i professionisti della salute che operano nelle Case della Comunità (CdC), nelle Unità di Continuità Assistenziale (UCA), nelle Cure Domiciliari Integrate (ADI), nelle residenze/centri diurni, nelle strutture ospedaliere, nelle altre strutture territoriali (es. SERD, Alcologia) e con gli MMG/PLS, oltre che con i servizi sociali dei Comuni.
Il supporto informativo
Per assicurare il supporto informativo, organizzativo e logistico delle transizioni dei pazienti da un setting di assistenza all’altro, la COT si farà carico delle necessità espresse dal professionista del setting di provenienza responsabile del caso, contattando e attivando il servizio/i necessario/i alla definizione del setting di destinazione, dando supporto ai processi necessari (tra cui anche il processo di valutazione del setting) e tracciando, monitorando e registrando la transizione e il suo esito. In questo caso, la COT coordina le transizioni che coinvolgono i diversi setting per i casi gestiti nel proprio ambito territoriale.
La COT deve garantire il coordinamento e l’ottimizzazione degli interventi, attraverso l’attivazione di tutte le risorse sociosanitarie presenti sul territorio di riferimento, anche mediante l’utilizzo dei sistemi di Telemedicina.
La COT, nel supportare i processi, provvede a tracciarli, verificando al contempo, la corretta e completa alimentazione dei flussi informativi necessari. Per svolgere le sue funzioni la COT dovrà disporre di un patrimonio informativo pertinente e non eccedente rispetto alle finalità attribuite alla stessa dalla norma. La COT dovrà inoltre svolgere la funzione di raccordare le informazioni tra i professionisti che operano nei diversi servizi, supportandoli nell’avere a disposizione e mettere a sistema tutte le informazioni utili a soddisfare lo specifico bisogno.
Il documento descrive poi in modo dettagliato tre casi d’uso relativi alla transizione delle cure: ospedale – territorio; territorio – ospedale; territorio – territorio. Descrive inoltre il caso d’uso del monitoraggio della salute a domicilio.
Gli strumenti informativi
Il sistema informativo della COT deve possedere i seguenti strumenti:
- La mappatura aggiornata di tutti i servizi della rete territoriale ed ospedaliera
- L’accesso agli archivi di presa in carico del paziente, con gli interventi previsti e tutte le informazioni anagrafiche, i contatti e i caregiver dell’assistito
- Un cruscotto di gestione e monitoraggio delle transizioni di setting assistenziali
- Un sistema di ricezione e invio notifiche integrato con il cruscotto delle transizioni.
Il documento suggerisce un’architettura basata su un approccio event-driven e un sistema informatico unificato a livello regionale per quanto concerne la user experience e la logica applicativa, segmentato a livello aziendale per la gestione e l’archiviazione delle informazioni, così da favorire economie di scala e l’interoperabilità delle COT a livello aziendale, salvaguardando al tempo stesso gli investimenti già effettuati dalle Regioni/Province Autonome.
La privacy
Il documento fornisce infine utili considerazioni sulla gestione della privacy e sui principali aspetti giuridico – amministrativi delle COT.
Egregio Prof. Mangia,
puo´fornire una email per mettersi in contatto con lei?
La ringrazio in anticipo,
Dr. Mazzoni
Max.mangia@icloud.com