Se il medico non compila il Patient Summary, generiamolo dal Fascicolo Sanitario Elettronico

La compilazione, da parte dei medici di famiglia, del Profilo Sintetico Sanitario (PSS) o Patient Summary si sta rivelando uno degli aspetti più critici per la messa in esercizio del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Quali sono le ragioni di queste difficoltà ? Come è possibile risolverle ?

Le criticità del PSS sono molteplici, tra le principali ci sono:

  • La natura stessa del PSS che è, a tutti gli effetti, un nuovo documento che è stato introdotto con il FSE e che non è stato ancora “metabolizzato” da parte dei medici di famiglia;
  • Il tempo necessario per la sua compilazione e l’aggiornamento, specie nei casi in cui il medico non utilizza la cartella clinica elettronica in modo appropriato, ossia inserendo le informazioni nei campi previsti e in forma codificata, ma adopera il software prevalentemente per la mera compilazione di prescrizioni e certificati;
  • La remunerazione dell’impegno e del tempo necessario per la sua compilazione che si traduce, per le regioni, in un costo aggiuntivo da sostenere;
  • La completezza e l’attendibilità del suo contenuto, dal momento che il medico di famiglia potrebbe non essere a conoscenza o ricordare di tutti gli aspetti clinici rilevanti che dovrebbero essere inseriti nel PSS;
  • L’eventuale responsabilità professionale e legale che potrebbe scaturire dal punto precedente che preoccupa molti medici di famiglia;
  • In misura minore l’inadeguatezza del software che si utilizza o, in alcuni casi, la necessità di adoperare un sistema diverso dalla propria cartella clinica elettronica.
  • La realtà è quindi che, salvo poche eccezioni, la redazione dei PSS e la loro registrazione nel FSE stenta a partire, pregiudicando in questo modo la reale utilità e fruibilità del Fascicolo Sanitario Elettronico come strumento di conoscenza e sintesi del quadro clinico del paziente.
  • Una possibile soluzione per superare questi problemi può scaturire dal Fascicolo Sanitario Elettronico stesso se, anziché come mero “contenitore” di documenti digitali lo trasformassimo in uno strumento intelligente di catalogazione di informazioni cliniche. Per raggiungere questo obiettivo è necessario dotare il FSE di una logica clinica, ossia di procedure informatiche in grado di estrarre dai documenti che lo alimentano quelle informazioni che servono, nel loro insieme, a formare un Patient Summary.
  • La lista dei problemi o delle patologie croniche può essere dedotta, ad esempio, dalle terapie che possono essere ricavate dalle prescrizioni farmacologiche, dai codici ICD9-CM delle prescrizioni specialistiche, dalle esenzioni, dai verbali di pronto soccorso, dalle SDO e dalle lettere di dimissione, dall’analisi dei risultati di alcuni esami di laboratorio (ricavati dal referto strutturato di laboratorio).
  • Le vaccinazioni potrebbero essere ottenute attraverso l’alimentazione del FSE dei certificati vaccinali in forma HL7 CDA, gli interventi e le procedure dalle SDO e, le seconde, dalle prescrizioni diagnostiche.

    Una procedura informatica potrebbe, ogni qual volta che viene sotttomesso un documento clinico di un paziente, accedere ai documenti del paziente o, in alternativa, all’ultimo Patient Summary, esaminare il documento e le informazioni che vi sono contenute e generare, in automatico, un riepilogo sintetico delle informazioni cliniche rilevanti del paziente, anch’esso a sua volta registrato nel FSE.

    Avremmo così una sorta di Patient Summary Automatico basato sui documenti clinici del paziente, costantemente aggiornato, senza la necessità di lavoro aggiuntivo da parte dei medici di famiglia.

    Più informazioni saremo in grado di portare nel FSE, più questo Summary sarà accurato e utile.

    In alternativa alla generazione batch di un documento si potrebbe anche pensare alla ricostruzione real-time di un Patient Summary attraverso un cruscotto clinico che, on demand, raccolga e visualizzi le informazioni più rilevanti.

    È arrivato il momento di adoperare le potenzialità dell’ICT e dell’intelligenza artificiale per creare valore dalle informazioni che i medici producono e che sono conservate nel FSE.

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